Il Chaumos dei Kalash

Rumbur Pakistan

I Kalash sono un’antica e particolare popolazione di Pakistan e Afganistan, radicalmente diversa, sia nella cultura che nella religione, dalle altre popolazioni di questi paesi. I componenti di questa popolazione – di cui molti dalla pelle ambrata e dagli occhi chiari – risiedono nel distretto settentrionale del Chitral, in Pakistan, nelle tre piccole valli di Birir, Rumbur e Bumburet. Festeggiano il solstizio d’inverno con una festa che dura una settimana, con danze in costumi coloratissimi, sacrifici animali, e bevendo…vino! Il primo giorno della festa del Solstizio del popolo Kalash, le donne lavano i panni e i vestiti al fiume, per poi lasciarli asciugare sui sassi per tutta la settimana, e non potranno più lavare per tutto il periodo della festa. Alcune donne invece macinano il grano nei piccoli mulini ad acqua, per fare la farina che servirà lo stesso giorno agli uomini per cuocere il nan (focacce di pane) su piastre di ferro, su piccoli focolai all’interno del Tempio. Il fuoco purifica, il pane dà energia! Attraverso questo rito le donne Kalash ottengono la benedizione degli Dei, ed allo stesso tempo ottengono rigenerazione e rinnovamento. Il “nan” preparato e cucinato dagli uomini, viene purificato dal fuoco nelle mani delle donne, che lo portano in dono per la cena rituale della famiglia. Per queste loro tradizioni animiste sono considerati kafiri (infedeli) dal resto della popolazione musulmana. Sono rimasti in circa tremila abitanti nelle tre valli fra i monti del Hindu Kush, a duemila metri d’altezza, a pochi chilometri dal confine afgano. Spesso hanno capelli e occhi chiari, e un tempo si ipotizzava che fossero i discendenti delle legioni di Alessandro Magno, che avrebbe donato ad un suo generale la valle del Chitral, ma recenti analisi del DNA hanno dimostrato che non hanno origini macedone.