Miguel e Rodrigo
Potosì Bolivia
Città mineraria, patrimonio UNESCO, Potosì si trova ad una altitudine di più di 4060 metri, ed è considerata una delle più belle città del mondo. Famosa per la sua miniera d’argento fin dalla metà del 1500, ben presto divenne la città più grande delle Americhe. Dentro le viscere della terra per estrarre pochi grammi di argento, piombo e rame. Trascorrere intere giornate dentro a cunicoli dopo aver percorso decine di metri nella profondità del sottosuolo, senza mangiare, masticando foglie di coca per non sentire la fatica e la fame. Questa è la dura realtà di centinaia di giovani minatori nella miniera del monte Cerro Rico di Potosì. Miguel e Rodrigo lavorano in miniera da quando erano adolescenti. A volte entrano alle 9 del mattino ed escono alle 22 del giorno successivo, senza mangiare, solo bevendo birra e bevande gassate e masticando foglie di coca, che riduce la sensazione di fame e fatica. Scavano col piccone e raccolgono i minerali estratti a mani nude. Ogni tanto, quando trovano una vena ricca di metalli preziosi, di solito piombo, argento e rame, praticano diversi buchi nella parete rocciosa, dove infilano pezzi di candelotto di dinamite, innescano le micce, si allontanano e la fanno saltare. Devono aspettare diversi minuti prima di poter ritornare dove è avvenuta l’esplosione, perché l’aria e intrisa di polvere e spesso anche residui di arsenico.